
Nella nostra visione l’area diventerà, ad esempio, un laboratorio per le arti visive e quelle artigianali, tra le altre cose. Naturalmente la pandemia ha bloccato gli investimenti e, per ora, siamo fermi alla fase di progettazione.
Abbiamo previsto social housing, centri direzionali e distrettuali e Fab Lab che convoglino le vecchie inclinazioni del quartiere ad evolvere verso nuove risorse provenienti dall’esterno e verso attività professionali di nuova generazione, mantenendo però la radice immaginifica che deriva da eccellenze artigianali tipiche dell’area. Un progetto di rigenerazione e trasformazione che coinvolge tutti i cittadini e i soggetti economici del quartiere, a monte, cioè prima ancora di cominciare a immaginare il futuro insieme agli artisti e agli urbanisti.